- Masal Pas Bagdadi, scrittrice e psicoterapeuta

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2022
Targa Premio alla carriera
per la Letteratura
dall'Associazione Culturale
PEGASUS
2022
Targa Premio
Caravaggio
per il libro
"Ho fatto un sogno" (Ed. Bompiani)
2011
Targa di riconoscimento conferita
alla mostra "Chi Sono Io?"
dal Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano
2021
Switzerland Literary Priz
Premio Speciale della Giuria
per il libro
"Il filo della matassa"
2022
Premio letterario
Milano International
dell'Associazione Culturale Pegasus
per "A piedi scalzi nel Kibbutz"
In questo libro Masal Pas Bagdadi riflette sul significato della propria vita con tenerezza e nostalgia. La narrazione si snoda tra sogno passato e presente, immaginando un futuro di speranza. La facilità con cui il lettore può rispecchiarsi nelle parole dell’autrice rende i protagonisti vivi e tocca in modo naturale le esperienze umane di piccoli e grandi. La vita di Masal, donna capace di sperimentare le difficoltà e di superare gli ostacoli, diventa per chi legge un’avventura meravigliosa e da non perdere. L’autrice apre la propria anima ai lettori per condividere e riflettere sulle cose che contano e aiuta a fare luce sugli aspetti più profondi che ci avvicinano gli uni agli altri.

In vendita su Amazon e tutte le piattaforme digitali o nelle librerie: IBS, Hoepli, Mondadori e tanti altri.
Distribuito da LibroCo - S. Casciano V.P Firenze. Tel: +39 055 822 9414
Inverno fra il 1943 e il 1944: nel ghetto di Damasco gli oltraggi antisemiti si fanno ogni giorno più violenti e i giovani fuggono di notte verso la Palestina. La piccola Tune viene affidata dalla madre alla figlia maggiore perché la porti con sé nella fuga. La bambina approda così in un kibbutz dove verrà separata anche dalla sorella: è sola, impaurita, ferita. Ha cambiato nome per non rivelare il suo stato di clandestina: adesso si chiama Masal, ha un’altra identità, ma la sua natura solare e gioiosa non è cambiata. Nel kibbutz si sperimentano sistemi educativi molto liberi e collettivi, e piano piano Masal li assume, concedendosi alla propria vitalità. Comincia a occuparsi di bambini, si arruola nell’esercito israeliano, diventa sergente. E si innamora di un italiano: lo sposa e approda a Milano proprio negli anni in cui la psichiatria si fa “democratica”. Lì apre un asilo in cui applica alcuni dei metodi appresi nel kibbutz e forte della propria esperienza diventa psicologa dell’infanzia. Sempre conscia che è laggiù, correndo a piedi scalzi sotto il sole di Israele, che ha cominciato a guarire. [Acquistalo]
Ho deciso di scrivere la mia esperienza sul metodo del “contenimento” dopo averlo sperimentato molti anni nel mio lavoro quotidiano con bambini e ragazzi. Direi che più che un vero e proprio metodo è piuttosto un modo efficace di contenere i vari aspetti della personalità. Durante il mio cammino lavorativo mi ha accompagnato in modo inseparabile il mio intuito ed è quello che mi ha permesso di capire le difficoltà dei bambini e decidere “il da farsi” per aiutarli a ritrovare il loro equilibrio e soddisfare in quel momento i loro bisogni, in modo che si sentissero presi in “carico” nella loro globalità e potessero risolvere i conflitti (interni ed esterni) nel loro ambiente naturale. In ogni relazione affettiva ed educativa il “contenimento” può far parte integrale del rapporto quotidiano, con i figli in famiglia, con gli alunni all’asilo-scuola e in tutte le situazioni che lo richiedono. Ma quello che più mi sta a cuore e desidero trasmettere in questo libro è l'efficacia del mio metodo, sperimentato con successo con bambini autistici e bambini adottati. Spero che questo libro oltre alla parte pratica e teorica che contiene, possa stimolare nel lettore altre domande per cercare altre risposte in modo che la curiosità nei confronti del sapere non si esaurisca mai. [Acquistalo]
Sono passati quasi trent’anni da quando pubblicai questo libro sull’esperienza del mio centro giochi, l’asilo nido di Milano dove sono cresciuti, tanti milanesi diventati, a loro volta, genitori di bambini, facendomi diventare “Nonna”. Nel corso degli anni continuai a occuparmi di bambini e genitori, anche se in privato, e non più all’asilo, quindi mi capitò diverse volte di riprendere in mano il libro. Con stupore ho verificato che i bambini di oggi vivono le stesse problematiche che avevano i miei bambini di trent’anni prima. Torno all’attualità del mio libro, che racconta di un luogo dove questi bisogni sono rispettati e i bambini seguono il ritmo naturale della loro crescita, con un adulto sempre presente per contenere e ascoltare i piccoli e poi agire in modo mirato, per aiutarli a sviluppare i loro pensieri e a esprimere i loro sogni a scuola e in famiglia. Come psicoterapeuta, e nonna di questa epoca, sono affascinata dai miracoli tecnologici e dall’abilità dei bambini di padroneggiarli. Ma verifico anche l’attaccamento “malsano” ai cellulari, alla televisione e a qualsiasi altro schermo che si apre davanti ai loro occhi, una “fuga” dal presente che nasconde o porta a trascurare altre emozioni da vivere. L’esperienza riportata in Ti cuocio, ti mangio, ti brucio e poi ti faccio morire permette di cogliere – quasi senza filtri – i loro sogni e i loro pensieri. Spero sinceramente che proprio loro, con la potenza della spontaneità, riescano a riaccendere la curiosità più sana che è in ciascuno di voi, anche in questa epoca così rumorosa, e vi aiutino a essere più felici con i vostri piccoli. [Acquistalo]
 
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